ORO
Considerato il più importante fra i metalli nobili, è un elemento chimico contraddistinto dal simbolo Au. Molto duttile e malleabile, resiste agli agenti chimici (non al mercurio) così come a quelli atmosferici ed in natura è giallo lucente. Storicamente è usato come parametro per ogni tipo di valore, per il conio di monete e per gli oggetti preziosi. È quotato al grammo o all’oncia (paesi anglosassoni). Proprio per le sue caratteristiche meccaniche di estrema “morbidezza”, non è adatto ad essere lavorato allo stato puro quindi si lega con altri metalli che lo rendono più resistente.
A secondo del contenuto in oro, si distinguono vari tipi di lega che vengono definiti in millesimi di oro sul totale. Per esempio se prendiamo un oggetto d’oro di 10,0 grammi a titolo 750 millesimi significa che ci sono 7,5 grammi di oro puro (999,9/1000) e 2,5 grammi di altri metalli. Sono proprio questi 2,5 grammi di altri metalli che definiscono il colore della lega, per esempio con 2 grammi d’argento e 0,5 grammi di rame otterremo un oro giallo pallido, con 0,5 grammi d’argento e 2 grammi di rame otterremo un oro rosso. Per ottenere oro bianco vanno aggiunti metalli bianchi, solitamente palladio, che a differenza del nichel non dà allergia.
Il titolo dell’oro espresso in millesimi, deve essere obbligatoriamente stampato su ogni oggetto di peso superiore ad un grammo accanto al marchio del produttore che in tal modo si assume la responsabilità del titolo dichiarato. In Italia viene commercializzato quasi esclusivamente l’oro 750 millesimi detto anche, con una terminologia sorpassata, 18 karati.
Di seguito una tabella con le leghe più diffuse e la relativa espressione in carati:

1 Karato equivale a 41,67/1000
6 Karati equivalgono a 250/1000
8 Karati equivalgono a 333,33/1000
12 Karati equivalgono a 500/1000
14 Karati equivalgono a 583,33/1000
18 Karati equivalgono a 750/1000